Il motore desmodromico Ducati


In meccanica, la distribuzione desmodromica è un tipo di distribuzione che può essere monoalbero o on doppio albero a camme in testa, ma che ha come caratteristica il controllo della corsa d'apertura e chiusura delle valvole d'immissione della miscela aria/carburante ed espulsione dei gas combusti dai cilindri; i motori a combustione interna a 4 tempi che utilizzano questo sistema vengono comunemente definiti "desmo". Succede quindi che quando la camma di apertura muove il suo bilanciere (apertura, giallo) aprendo la valvola a fungo, la camma di chiusura libera il suo bilanciere (chiusura, verde) permettendogli di seguire passivamente il moto della valvola. Terminata la fase di apertura, la camma di chiusura muove il suo bilanciere (chiusura, verde) chiudendo la valvola a fungo, analogamente la camma di apertura libera il suo bilanciere (apertura, giallo) permettendogli di seguire passivamente il moto della valvola. Il termine Desmodromico deriva dai termini greci "DESMOS" (legame) e "DROMOS" (corsa, percorso); in meccanica viene usato per citare meccanismi che dispongono sia di un comando per attivarli in un senso sia di un apposito comando per attivarli nell'altro (detto chiusura o ritorno). Attualmente, nell'uso comune, per "Desmodromico" si intende il sistema di comando delle valvole tipico delle Ducati: attualmente è impiegato su tutti i Bicilindrici in produzione e rappresenta una delle esclusività universali Ducati; in pratica le valvole (di scarico e di aspirazione) sono comandate sia nel moto di apertura che in quello di chiusura, normalmente demandato al ritorno di una molla. Il concetto di "Desmodromico" non è una scoperta recente, in meccanica è noto da secoli e, in campo motociclistico e automobilistico, compare già all'inizio del XX secolo, prendendo le forme più disparate. Nel passato, infatti, l'inaffidabilità cronica delle molle (è buffo ripensare ai manuali che raccomandavano una scorta di molle a chi si metteva in viaggio in moto...molle spesso disposte all'esterno del motore in posizione accessibile per una facile sostituzione) ha spinto i progettisti verso questo sistema, dando luogo a diverse interpretazioni.

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